Abbiamo avuto il piacere di intervistare BERRi, un’artista che si distingue per l’autenticità e l’intensità con cui trasmette le sue emozioni attraverso la musica. Con il nuovo singolo “Tutto di me“, BERRi ci offre una confessione in chiave R&B, carica di un’energia che affonda le radici nei suoni soul degli anni ’70, pur mantenendo una freschezza contemporanea. Questo brano rappresenta una tappa significativa nel suo percorso artistico, testimoniando la maturità e la cura con cui BERRi sa modellare il proprio suono, grazie anche alla collaborazione con la talentuosa Greeyce per il testo e alla produzione ricercata di Yazee.
In quest’intervista, BERRi ci ha accompagnato in un viaggio all’interno delle sue ispirazioni, del suo approccio interpretativo e delle sfumature che hanno reso “Tutto di me” una vera e propria opera d’arte sonora. Con una voce sofisticata e un’interpretazione intensa, BERRi esplora sentimenti profondi e complessi, rivelando tutto di sé con un’onestà rara.
BERRi, con “Tutto di me” ci regali un’emozione rara, una confessione musicale intensa che scava nel profondo dell’animo. Quali sono stati i momenti o le esperienze più significative che hanno influenzato il processo creativo di questo brano?
Intanto ti ringrazio se la mia canzone ti ha regalato un’emozione, è la cosa più bella che ci si può sentire dire facendo questo mestiere. Direi che i momenti più importanti legati alla nascita di questo brano sono stati gli scambi di idee, melodie, testi con chi ha scritto il brano con me e a cui ho dovuto mettere a nudo il mio cuore per scrivere il testo e poi senz’altro il lavoro in studio con il mio produttore. La costruzione del sound e dell’arrangiamento sono stati un passo fondamentale. Io volevo un brano che avesse un groove sostenuto e ritmo incalzante anche se la tematica trattata poteva farci cadere su una ballad e non volevo rischiare questo. Ho ottenuto grazie ad Andrea, che ha prodotto il pezzo, esattamente ciò che volevo!
Il tuo sound richiama con eleganza il soul degli anni ’70, arricchito da una produzione R&B moderna e dinamica. Quali artisti o generi ti hanno ispirato nel definire questo stile unico e distintivo?
Adoro più di ogni cosa il sound degli anni ’70 e quando ho sentito quel riff di chitarra per me era già nata la canzone. In quegli anni c’era l’anima nella musica, era tutto suonato dai violini ai fiati. Quanto avrei voluto assistere a incisioni di quegli anni. Di quell’epoca d’oro ho amato Donna Summer, Delegation, Kool &the Gang… ma ce ne sono tantissimi altri indimenticabili.
La tua voce, con la sua gamma sofisticata e avvolgente, riesce a trasmettere tutta la complessità emotiva di “Tutto di me.” Come hai lavorato sulla tua interpretazione vocale per dare vita a un sentimento così intimo?
Questa canzone è stata la vera novità rispetto alle precedenti in merito all’esecuzione vocale. Qui ho puntato su un range vocale più alto dei brani precedenti e mettendomi in gioco sull’interpretazione. Mi ero studiato tutto moltissimo e in studio è stato un bel campo di battaglia perché non ero mai soddisfatto veramente della mia performance ma poi, grazie alla guida sapiente di Andrea tutto è andato come doveva andare e oggi sono davvero fiero per ciò che abbiamo realizzato. Ma so che di strada per esprimermi come vorrei ce n’è ancora tanta.
La collaborazione con Greeyce ha aggiunto una dimensione intensa al testo del brano, rendendo il messaggio ancora più personale. Come è stato lavorare insieme per raccontare una storia così delicata e profonda?
Ci voleva una donna per cogliere quegli aspetti più intimi della relazione di cui parlo nel brano. C’è stata subito intesa sulle cose che ci piacciono e per l’amore per il genere R&B che in Italia è abbastanza relegato rispetto agli States dove la fa da padrone. Lavorare con lei è stato molto importante, abbiamo passato un lunghissimo pomeriggio per buttar giù la bozza principale del pezzo ed è stato fantastico vedere come un’altra artista si approccia alla scrittura. C’è sempre tanto da imparare.
In un panorama musicale sempre più variegato, “Tutto di me” rappresenta una fusione audace di suoni R&B e soul trap. Qual è il messaggio che vorresti lasciare al pubblico attraverso questa traccia, e come speri che la tua musica possa ispirare chi ti ascolta?
Io sono stra-orgoglioso di questo brano dell’arrangiamento che si stacca dalla massificazione sonora che viviamo. Esistono linguaggi diversi per fortuna e Producer e artisti che scelgono la strada meno facile per fare musica fregandosene dei numeri dello streaming e dei like e spero proprio che sempre più musicisti lo facciano perché sennò pur di emergere tutti si copiano tra loro e alla fine non resta niente. Io nel mio piccolo sto tentando timidamente di farlo.