Barbara Vagnini: svela “Piove Su Di Noi” – intervista

Barbara Vagnini: svela "Piove Su Di Noi" - intervista

Vi presentiamo l’intervista esclusiva a Barbara Vagnini, artista poliedrica capace di unire musica e immagini in opere di straordinaria intensità emotiva. Il suo videoclip, Piove su di noi, è un viaggio attraverso la profondità dell’animo umano, un racconto che intreccia resilienza, amore e trasformazione.

Il brano, dedicato alla memoria della madre, è un inno alla forza interiore e alla capacità di rinascere anche dalle esperienze più dolorose. Con una produzione internazionale, che vede la collaborazione con il rinomato Tormy Van Cool, Piove su di noi di Barbara Vagnini, incarna una sensibilità unica che ha già conquistato il pubblico oltre i confini italiani.

“Piove su di noi” è un progetto che unisce musica e immagini con grande sensibilità. Come è nato il concept del videoclip e quali emozioni hai voluto trasmettere attraverso questa narrazione visiva?

Per me l’immagine è un modo di intensificare ciò che si racconta attraverso le parole e la musica. Amo tutto ciò che riguarda la regia e il racconto, perché permette di dare una dimensione più profonda alle emozioni. In questo caso, il videoclip nasce dal desiderio di rappresentare le forti emozioni che emergono quando un rapporto molto intenso si spezza. È un processo che lascia tracce profonde: il sentimento infranto, il dolore struggente, e tutto ciò che rimane di una connessione che si è rotta. Con questa narrazione visiva ho cercato di esplorare e dare forma a quel mondo interiore fatto di fragilità e intensità.

Il brano è dedicato a tua madre e si presenta come un inno alla resilienza e alla trasformazione. Quanto è stato importante per te canalizzare il dolore personale in una forma artistica così intensa?

Esprimere un’emozione, anche dolorosa, attraverso l’arte aiuta enormemente. Questo brano, dedicato a mia madre, è nato dal desiderio di trasformare il dolore della sua assenza in qualcosa di universale, che potesse parlare anche ad altre persone. Lei amava molto questa musica, e questo mi ha dato una motivazione ancora più forte per lavorarci. Così come nel videoclip di ‘Piove su di noi,’ anche qui ho voluto esplorare il potere delle emozioni: il dolore, la fragilità, ma anche la capacità di resilienza e di trasformazione. Creare qualcosa di artistico da un sentimento così personale permette di elaborarlo, di dargli una nuova forma e significato, rendendolo un punto di connessione con gli altri.

La collaborazione con Tormy Van Cool e altre figure internazionali ha dato al progetto una dimensione globale. Come è stata questa esperienza e in che modo ha arricchito il tuo lavoro?

Lavorare con Tormy Van Cool è stato davvero stimolante e arricchente. La sua esperienza come produttore internazionale ha portato al progetto una prospettiva nuova, ampliando gli orizzonti sia creativi che tecnici. Questa dimensione globale ha dato al mio lavoro profondità. Ho un carattere sensibile e lavorate con Tormy è stato facile perché c’è empatia tra noi due, seppur geograficamente lontani.

Nel videoclip affronti il tema dei cambiamenti della vita. Quali sono, secondo te, i segni più significativi che le esperienze lasciano nel nostro animo e come la musica può aiutarci a interpretarli?

Le esperienze della vita, soprattutto quelle più profonde, lasciano tracce che modellano il nostro animo e il nostro modo di vedere il mondo. La musica ha il potere straordinario di trascendere il tempo: ci permette di trasformare quelle esperienze in ricordi vivi e significativi, dando loro una forma più chiara e condivisibile. È come un ponte che collega passato e presente, aiutandoci a comprendere meglio noi stessi e a riconciliare le emozioni che ci accompagnano. Attraverso la musica, ciò che è stato può diventare una parte più luminosa di ciò che siamo.

Il tuo brano sta riscuotendo successo anche a livello internazionale. Come percepisci l’accoglienza del pubblico fuori dai confini italiani e quali messaggi speri che “Piove su di noi” possa portare nel mondo?

Sapere che la mia musica viene ascoltata anche all’estero è una grande soddisfazione e mi riempie di orgoglio. È emozionante pensare che un brano nato da sentimenti così personali possa trovare risonanza in culture e paesi diversi. Questo successo internazionale mi conferma che le emozioni, quando autentiche, hanno un linguaggio universale. Con ‘Piove su di noi,’ spero di portare un messaggio di sensibilità e connessione, mostrando quanto sia importante affrontare i cambiamenti e le fratture della vita con profondità e apertura. L’accoglienza del pubblico fuori dai confini italiani mi dà la forza e l’entusiasmo per continuare a creare musica che possa parlare a tutti, ovunque si trovino.

Progetti futuri?

Al momento sto portando avanti i progetti in corso, e preferisco lasciare che il futuro si sveli passo dopo passo. Tra i lavori attuali, c’è il mio romanzo Il gioiello sacro, già disponibile su Amazon, una storia a cui tengo moltissimo. Inoltre, contenta del cortometraggio che ho realizzato e di cui sono regista: sono in attivo rassegne e convegni sia sul libro che corto. Riguardo quest’ultimo sta  partecipando al Donatello 2025. È un periodo pieno di stimoli e sfide creative, e non vedo l’ora di scoprire dove mi porteranno questi percorsi.

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