Anto Paga, intervista: emozioni e sound innovativo

Anto Paga

Anto Paga, intervista: sound innovativo e un’esplosione di emozioni

Anto Paga, all’anagrafe il suo vero nome è Antonio Pagano, nasce il 27 ottobre del 1995, è un artista che parla direttamente al cuore attraverso i suoi brani.

Le sue hit sono esplosive, rappresentano la combinazione perfetta tra la sua voce eccezionale e il suo sound innovativo, le sue sonorità sono in continua evoluzione. Anto Paga in ogni sua canzone scava dentro l’anima e raccoglie tutte le sue emozioni che esprime in musica.

Da un decennio, da Luglio del 2011 a oggi, è riuscito a rinnovarsi continuamente, regalando innumerevoli capolavori al suo pubblico.

A soli 16 anni ha inciso “Credo in te“, il suo primo singolo che ha fin da subito catalizzato l’attenzione con una crescita esponenziale e milioni di visualizzazioni. In seguito a distanza di pochi mesi arriva l’uscita che consolida il suo successo, il suo primo mixtape  “Guerra Emergente“.

Nell’Ottobre del 2013 prosegue la maturità del suo percorso artistico con “Se ci credi hai già vinto“.

Nel 2014, Anto Paga, ha partecipato al reality televisivo “Rapper on the Road“, all’interno della trasmissione ha cantato dal vivo i suoi inediti e subito dopo la sua partecipazione è uscito il suo primo EP intitolato “The Rap Is Dead“.

Anto Paga è uno degli artisti più ascoltati, negli anni la sua musica è cresciuta insieme a lui, tra i suoi successi “La mia Poesia“, “Pazzo di te“, “Vorrei dirti” e “La parte più bella di me“.

Nel videoclip ufficiale del singolo “La mia poesia“, è presente una coppia molto amata dal pubblico della trasmissione televisiva pomeridiana di Maria De Filippi, direttamente da Uomini e Donne, Eugenio Colombo e Francesca Del Taglia.

È enorme il successo che riscuote Anto Paga sui Social Network, la sua musica prolifera smisuratamente nello streaming digitale e su Tiktok i suoi brani sono tra i più selezionati.

Anto Paga con i suoi brani introspettivi e romantici è un autentico pilastro della musica.

Sei giovanissimo, eppure hai già realizzato moltissimi successi. I tuoi testi sono delle poesie dirette e forti che arrivano al cuore come un colpo diretto ed indelebile, sono testi estremamente veri e coinvolgenti, c’è stato un momento particolare in cui hai sentito la necessità di esprimerti attraverso la musica?

Quando ero molto più piccolo, negli anni che vanno dalle elementari alle superiori, ho sempre avuto una personalità molto solitaria e questo lato caratteriale mi ha portato nel corso degli anni a chiudermi in me stesso, creando un mondo parallelo, dove evitato di far entrare altrre persone, perchè mi sentivo incompreso. Ho iniziato cosi a scrivete tutto cio che provavo su un diario, perchè mi aiutava a sfogarmi… piano piano quei testi diventarono poesie e poi successivamente testi di canzoni.

Tra le tantissime canzoni che hai regalato al tuo pubblico, dagli albori della tua carriera a oggi, c’è una canzone a cui tieni maggiormente?

Sicuramente “Vorrei dirti” è la canzone a cui sono più legato, perchè è stata la canzone che ho scritto dopo essermi ripreso totalmente da una relazione “tossica” per cui avevo perso la testa oltre che il cuore. Riuscii dopo tanto tempo a riprovare emozioni nuove che ormai avevo perso e addirittura scordato. E’ la canzone in cui ho scommesso tutto quello che avevo e quasi tutti i soldi che avevo messo da parte lavorando per anni in ditta come operaio. E’ stata una scommessa che ho vinto e per cui ci sarò legato a vita.

La parte più bella di me, è una canzone intensa ed immensamente speciale. Qual è la parte più bella della vita?

La parte più bella di me è un lato molto nascosto della mia personalità, un lato che mostro difficilmente, perchè è la mia parte più debole e soprattutto fragile. In quella canzone descrivo una relazione a cui io ho regalato la parte più bella di me, diventando poi lei parte di me.

La canzone Fotografia resta impressa nella mente e non va davvero più via, “sei l’emozione che ancora non c’è”, attraverso la tua voce riesci a donare infinite emozioni. Cosa fai quando fuori dalla finestra il mondo sembra spento e ti senti dentro ad un incendio? Qual è la tua oasi di felicità?

Lo sguardo delle mie nipoti, il sorriso di mia madre, di mio padre o di mia sorella. Quella è la ricchezza più bella che ho.

Stella Cadente, un brano da brividi che consente di chiudere gli occhi e viaggiare tra sogno e realtà, “vorrei mostrarti quanto è bella Londra”. Sempre nel brano, Stella Cadente, affermi di sentirti nuovo come l’araba fenice, “rinasco dalle ceneri”, quanto pensi che sia importante la resilienza? Qual è il modo migliore per affrontare le avversità?

Nonostante sia giovane, nella mia vita ho affrontato tante situazioni che mi hanno fatto crollare; situazioni che mi hanno buttato a terra più volte fino a farmi dubitare della mia stessa esistenza, ma nonostante tutto mi sono guardato intorno e ho capito che delle volte non vale la pena farsi prendere a schiaffi dalla vita, che bisogna reagire sempre, anche quando fai fatica a vedere la luce in fondo al tunnel, non bisogna mai mollare.

All’interno del testo della meravigliosa canzone Piangi e Ridi tratti argomenti autentici e delicati come in tutti i tuoi capolavori. La tua musica riesce a toccare le corde più profonde dell’anima, proprio Piangi e Ridi è un brano particolarmente  suggestivo che consente di non smettere mai di credere nell’amore, “Vorrei dirti che va tutto bene, ma lo sai che non è così, siamo stelle che bruciano insieme ma comunque vada amami”… “Resta accanto a me, se soffri di vertigini, la vita è un’emozione tra paure e brividi”, in quale emozione ti rispecchi più frequentemente?

Nella paura. Io vivo spesso nella paura, come la paura di non essere abbastanza, o di non farcela, o di non piacere, ma nel tempo stesso vivo nella felicità, anche se spesso dura attimi, proprio come una maschera che da un lato piange e dall’altra ride. Io sono come quella maschera e grazie a questo io resto in equilibrio, tra la paura e il brivido.

Sei spettacolare e raro più di un’eclissi, quante volte è una canzone da ascoltare in loop godendosi il momento seguendo il tuo suggerimento di focalizzarsi sul presente per non cadere giù. Quali artisti del passato hanno influenzato la tua musica?

Nel mio lato musicale ad essere sincero mi faccio influenza poco da altri artisti, però non nego che sono innamorato di alcuni testi di Vasco, de Andrè, Venditti, Max pezzali e cantautori con tematiche basate sull’emozione.

Quanto pensi siano rilevanti i social network nella quotidianità? Come vivi il rapporto con il tuo pubblico?

Purtroppo i social contano davvero molto e per una persona come me che è cresciuta senza, delle volte mi trovo in difficoltà perchè le persone richiedono contenuti o vogliono sapere cosa fai o con chi esci ecc.. Ma oltre a questo, il rapporto con il mio pubblico lo vivo benissimo, leggo sempre i loro messaggi e cerco sempre di rispondere a tutti. Se vivo di musica è anche grazie a loro, perciò non posso far altro che ringraziarli.

In Re affermi di voler regalare un sorriso a tua madre. Quanto è importante avere la tua famiglia al tuo fianco?

La mia famiglia è sempre stata molto chiusa a livello di emozioni o di espressione di sentimenti, questo è anche un motivo per cui io sono una persona molto chiusa nel privato, ma nonostante questo sappiamo entrambi quanto siamo importanti l’uno per gli altri e senza il loro appoggio continuo nelle mie scelte sono sicuro che avrei fatto più fatica, quindi devo molto anche a loro.

In Chopin canti “sei magica come una canzone di De André”, qual è la canzone di Fabrizio De André che avresti voluto scrivere?

Senza alcun dubbio “Don Raffaè” perchè è la mia preferita e ancora oggi ogni tanto l’ascolto molto volentieri.

Nascono prima le parole o le melodie della tua musica? Hai un momento preferito della giornata in cui sei più ispirato?

Non ho un momento particolare per essere ispirato, scrivo testi in vari momenti della giornata e solitamente nascono prima i testi però mi è capitato spesso di scrivere prima le melodie, diciamo che non ho un modo standard di scrittura. La cosa principale però è che io sia da solo chiuso nei miei pensieri, se no mi viene troppo difficile scrivere.

Sulla mia pelle è una canzone da brividi che illumina d’immenso infondendo speranza, quanto sono autobiografici i tuoi testi?

Al 100%. Ho sempre scritto testi di emozioni che ho provato, non riuscirei a fare altrimenti.