ANDREA SATTA – LA FISARMONICA VERDE DAL 9 AL 12 MARZO – TEATRO LO SPAZIO – ROMA

ANDREA SATTA – LA FISARMONICA VERDE DAL 9 AL 12 MARZO – TEATRO LO SPAZIO – ROMA

Andrea Satta dal 9 al 12 marzo al Teatro Lo Spazio – Roma il Centro Mediterraneo delle Artipresenta 
LA FISARMONICA VERDE di e con Andrea Satta Angelo Pelini al pianoforteMusiche Tetes de Bois
Regia di Ulderico Pesce Teatro Lo Spazio, via Locri 42 Roma – Tel. 06 77076486 – 339 7759351 “Il talento del medico dei bambini: un viaggio nella memoria raccontato (bene) ai ragazzi. Senza dubbio Satta, nel suo narrare calmo, affettuoso, ma senza dolcezze, spinge avanti il materiale vero, di realtà e di cronaca, che è stata una brutta parte della nostra storia e crea uno straordinario racconto” (Furio Colombo). Un cappotto russo, una fisarmonica verde smeraldo e un documento che denuncia le atrocità della guerra. Poi, gli anni Sessanta elettrici, i 45 giri e i mille racconti davanti al camino. Sono gli oggetti che, come una bussola, guidano un figlio a intraprendere un “viaggio verso il padre”, un uomo arcaico e grande “narratore di silenzi”. Una storia vera, la storia di un uomo normale, mica un eroe. Uno che partì in guerra perché si doveva partire e che tornò anche se era difficile tornare e, tra andare e svenire, ingoiò momenti di tragedia assoluta e sputò straordinario coraggio. “La fisarmonica verde” racconta la Seconda Guerra Mondiale attraverso il recupero del rapporto tra un padre, Gavino “Esse”, di origine sarda, che è stato internato in un campo di concentramento in Germania, e il figlio Andrea che, mosso dal desiderio di capire il padre, cerca, dopo la sua morte, di ricostruire i momenti salienti della vita in base agli oggetti ritrovati. Andrea, tra gli oggetti, scopre un documento firmato da suo padre e da altri soldati internati politici del campo di concentramento di Lengenfeld. E’ la denuncia di una vera e propria strage commessa da Joseph Hartmann quando decise il 14 aprile 1945, di chiudere in una baracca di legno un centinaio di internati politici. “Lengenfeld” è il nome del campo nazista in cui Gavino “Esse” ha trascorso due anni della sua vita come prigioniero politico internato militare (furono oltre 600.000 gli italiani a cui toccò questa sorte).Quel documento spinge Andrea a sapere di più. Decide allora di andare a visitare i luoghi di origine di Gavino: Luogosanto, la Gallura… la Sardegna. I ricordi diventano più precisi, i racconti della guerra più chiari. Veramente un’avventura incredibile, quella di uomo normale. “La fisarmonica verde” affronta il rapporto padre-figlio, la capacità e l’importanza dell’ascolto e del racconto fra generazioni, il senso delle radici culturali, rinnova alla memoria chi è stato torturato e imprigionato nei campi di concentramento nazisti che parla di diritti umani attraverso un racconto dal vero. “La fisarmonica verde” ha vinto il “Premio dello spettatore” a “Teatri di vita” a Bologna ed è anche un libro per ragazzi edito da Mondadori.   ANDREA SATTA –BIOGRAFIA ANDREA SATTA è il cantante dei Têtes de Bois ma anche un artista capace di muoversi tra musica, teatro, scrittura, cinema, con grande disinvoltura. Ogni giorno fa il pediatra nella periferia romana. Questo mondo di cose concrete, bellissime, a volte difficili, gli ha consentito di mantenere un rapporto con la vita reale che ne caratterizza l’opera e la fantasia.Nasce in una famiglia numerosa, soprattutto di sorelle. La casa della sua infanzia affaccia sul deposito dei tram. La mamma gli legge come favola della buonanotte “I promessi sposi”. Il padre, sardo e scampato al campo di concentramento nazista, è professore di francese.A partire dalla sua passione per la bicicletta, Andrea Satta ha messo a punto il primo eco spettacolo al mondo sulle due ruote alimentato a pedali, il “Palco a Pedali”. Per la prima volta in assoluto l’energia elettrica che illumina il palco e lo fa suonare è generata da 100 spettatori volontari. Nel 2010 Dalla canzone “Alfonsina e la bici” è stato realizzato un videoclip diretto da Agostino Ferrente con il montaggio e la fotografia del videomaker Paolo Scarfò, che ha avuto come interpreti l’astrofisica Margherita Hack e il rapper Militant A (Assalti Frontali). Il videoclip ha vinto il premio speciale al P.I.V.I (Premio Italiano Videoclip Indipendente) 2010. Con i Têtes de Bois ha inciso otto dischi, tra inediti, raccolte e progetti speciali, tre dei quali sono stati premiati con la Targa Tenco: 2002 con Ferré l’amore e la rivolta, 2007 con “Avant Pop”, 2015 con “Extra”. DischiE anche se non fosse amore (1994)Pezzi di ricambio (1997)Ferré, l’amore e la rivolta (2002)Pace e male (2004)Avanti pop (2007)Goodbike (2010)Mai di moda (2012)Extra (2014) Cinema 2009 – Cast e della colonna sonora del film Le Ombre Rosse di Citto Maselli.2011 – autore delle musiche e interprete del film Passannante (regia di Sergio Colabona con Ulderico Pesce)Nel 2012 colonna sonora del film “Non mi avete convinto. Pietro Ingrao, un eretico” di Filippo Vendemmiati. TVNel 2007 ospite con i Têtes de Bois di Paolo Rossi al Festival di Sanremo e alla trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio FazioNel 2007 nel cast stabile della trasmissione “Niente di personale” in onda su La7Nel 2011 nel cast stabile di “Fratelli e sorelle d’Italia” in onda su La7Numerose altre partecipazioni in trasmissioni in onda su emittenti nazionali in qualità di ospite GiornalismoInviato al Giro d’Italia e al Tour de France (2008-2009-2010-2011) per il Manifesto e L’Unità Autore della rubrica “Dio è morto” su L’Unità LibriI riciclisti (Ediciclo, 2009)Ci sarà una volta (Infinito, 2011)Officina millegiri (Sinnos, 2016)Mamma quante storie! (Treccani, 2016) ispirato alla “Giornata delle favole” che Andrea organizza nel suo ambulatorio<br>Pise e Pata. Dialoghi tra bambini sulle cose del mondo (Rrose Sélavy 2018)La Fisarmonica Verde (Mondadori ragazzi 2022). Teatro“La Fisarmonica Verde” (autore e interprete in scena) tratto dall’omonimo libro Eventi ideati e direzioni artistiche:Cinque stazioni per suonare (1995) concerti organizzati per l’ATACnelle stazioni della metropolitanaSotto il cielo di Roma e Berlino (1997) sui treni e le metropolitane delle due cittàTuscania Teatro (2009-2011)La Ferrovia dell’Allume (2000-2002) un progetto nelle sedi ferroviarie in disuso.All’incontrario va (Frascati 2005)41esimo parallelo (2006) un progetto che mette ingeograficamente comunicazione paesi di tutto il mondo.Avanti Pop (2006-2008) un viaggio attraverso il mondo del lavoroI Riciclisti e Goodbike (Festival della bicicletta) (2009)Il già citato Palco a pedali (2009 – oggi)Transumanza a Pedali (2013), una marcia silenziosa nata insieme a un gruppo di attivisti-ciclisti inoccasione della giornata per le vittime delle mafieCi sarà una volta – Festival delle favole (2015)Mamme Narranti (2016-2017) Da un’esperienza nata nell’ambulatorio pediatrico di AndreaStradarolo (dal 1997- oggi) Festival di Arte su Strada RiconoscimentiTarga Tenco 2002 con Ferré l’amore e la rivoltaTarga Tenco 2007 con “Avant PopTarga Tenco 2015 con “Extra”.Premio Lunezia (2004)Premio Matteo Salvatore (2009)Premio Brassens 2002 al XVIII Festival internazionale di poesia civile Città di Vercelli “perché conosce il segreto lucente e misterioso delle parole e della musica tra sogno, realtà e utopia”Nel 2021 ha ricevuto il Premio “In Puero Homo” della Società Italiana di Pediatra, per essersidistinto in ambito professionale, istituzionale, umano e scientifico per l’impegno e la dedizioneverso l’età evolutiva, con la seguente motivazione “Pediatra globale adempie in maniera esemplareai compiti sanitari, sociali, culturali, pedagogici. Pediatra artista è riferimento nella sua comunitàper i bambini e per chi li accudisce”. CONTATTI:Facebookhttps://www.facebook.com/andreasattapaginaufficiale/Twitterhttps://twitter.com/tetesdeboisInstagramhttps://www.instagram.com/andreasatta_official