Andrea Ciaramella vincitore del premio speciale alla carriera, da Area Sanremo all’Eurosong Contest, intervista: “questi premi mi spingono ogni giorno a fare ancora meglio”

Andrea Ciaramella

Andrea Ciaramella, artista talentuoso e poliedrico, cantautore, scrittore, attore e ballerino, nato a Milano, classe ’97.

Fin da subito, viene educato a una cultura cattolica e fortemente umanista, e rimane molto legato ai suoi nonni, specialmente quelli materni, con cui cresce, dal 2019 con la casa editrice Youcanprint, Andrea Ciaramella, gestisce una sezione di una rivista per la Feltrinelli Kataweb Editore, interamente dedicata alla cultura e alla religione.

Recentemente ha trionfato ad Area Sanremo (in coppia – Ed. 2021), all’Eurosong Contest, al Tour Music Festival ed European Music Contest (Ed. 2021). Inoltre gli sono stati conferiti innumerevoli riconoscimenti: il  Premio della Critica e Wattepad Awards per “Liberi da Noi, Mephisto”, il Premio Shadows Awards per “La ragazza di fango”, il Premio Wattepad nella Best Ten of Month, il Premio MVP Miglior Inedito “Richiamo” (SIAE) e il Premio Miglior Esibizione Musicale “Bella, Phantom of the Opera” (SIAE).

Ha studiato presso l’Accademia Carlo Goldoni, all’interno dell’Università Federico II di Napoli, nel corso della sua formazione ha appreso i preziosi insegnamenti di Massimo Ranieri, Vittorio Matteucci, Paola Neri e altre personalità di spicco, dal mondo del musical contemporaneo italiano, sino al cinema, passando per la musica.

Ha collaborato con alcune grandi produzioni mettendo in scena degli adattamenti (Romeo e Giuliettea, Notre Dame de Paris, la Tempesta, la Locandiera), spaziando dal musical operistico al teatro di prosa.

Insieme alla sua fidanzata, la ballerina Valentina Strada, ha portato in scena Notre Dame de Paris, la celebre opera di Riccardo Cocciante.

Il magazine Emozionienozioni ha ospitato Andrea Ciaramella per un’intervista esclusiva tra emozioni e novità.

Hai vinto molteplici premi, dal premio speciale alla carriera per gli autori emergenti al premio della giuria per la miglior trama, cosa rappresentano per te i riconoscimenti che ti sono stati conferiti?

Per me è stata un’emozione indescrivibile, oltre che un motivo di orgoglio. Questi premi mi spingono ogni giorno a fare ancora meglio, perché mi danno più sicurezza in me stesso, nei miei mezzi e nelle mie potenzialità, mi aiutano a credere di più, ad avere autostima e fiducia nel lavoro che faccio. Per me, hanno un valore fortissimo, e ancora oggi, mi risulta difficile credere questo incredibile percorso. Devo solamente dire grazie a chi mi ha sempre sostenuto.

Andrea Ciaramella

Scrivi sulla piattaforma editoriale “Wattpad”, come è nata la collaborazione?

La collaborazione nasce nel 2014, circa, quando con alcune persone iniziai a scrivere per un giornalino online, proprio su quella piattaforma, successivamente – dopo aver visto lo spettacolo di Zard, Notre Dame – decisi di farne il libretto digitale, primo in Italia, ed ebbi un grande successo. Lì, allora mi staccai da quell’editoriale, e iniziai a pubblicare da solo, ma mi è sempre piaciuto, in effetti collaborare, anche se mai ce n’è stato modo.

Andrea Ciaramella

In quale emozione ti rispecchi quando realizzi un nuovo lavoro?

Mi rispecchio non tanto nelle emozioni, se parliamo in termini letterari e teatrali, ma più nel personaggio: mi piace renderlo vivo in ogni sua sfumatura, pensiero, gestualità, come se fossi io, credo che un personaggio reso efficacemente sia quando il lettore si immedesima a fondo, e tramite quel personaggio, apprende delle lezioni di vita, che poi valgono anche per l’autore. Se parliamo invece di ambito musicale, l’emozione è in riferimento al testo, alla storia che viene raccontata e alla musica, ovviamente che veicola lo stato emotivo e l’interpretazione, pertanto diciamo che non sono io a farmi rispecchiare nelle mie emozioni, quanto è la musica che mi fa rispecchiare nelle emozioni, che poi sono quelle emozioni, che si desidera percepisca anche chi ascolta la canzone.

Andrea Ciaramella

Dal 2019 con la casa editrice Youcanprint gestisci una sezione, di una rivista per la Feltrinelli Kataweb Editore, interamente dedicata alla cultura e alla religione, quanto conta la fede nella tua quotidianità?

La fede per me ha contribuito molto, pur essendo una società dove magari si tende a nascondere il proprio rapporto con la fede, io credo che ciascuno di noi abbia bisogno di una vocazione, cioè di sentirsi chiamato a realizzarsi, tutto qui. Noi concepiamo la vocazione come un’ambito strettamente religioso, quando invece è esteso a ogni uomo e ogni donna. La mia vocazione è quella di lasciare negli altri un segno indelebile di un sorriso, che incontrandomi, abbiano avuto la forza, o la fortuna, di riscoprirsi e trovare poi, la loro vocazione. L’aiutare gli altri, significa alle volte, anche aiutare se stessi, perché è solo relazionadoti con gli altri che puoi scoprire chi sei.

Dirigi una tournée estiva, come ha preso vita il progetto? Quali artisti hanno aderito?

Hanno aderito numerosi artisti, siamo davvero entusiasti, inoltre porteremo in promozione il primo album discografico, “Richiamo”, che in varie sfumature, parla di un richiamo a sé, alla persona, dall’amore alla famiglia, sino alla vita in generale, attraverso ciò che circonda, dai social, dall’ambiente, dal lavoro, passando per i sogni e le speranze di realizzarsi.

Con quali artisti vorresti collaborare prossimamente?

Onestamente non ho una preferenza, dove vedo del talento e soprattutto la passione e l’energia, io credo che lì ci sia sicuramente terreno fertile per una proficua collaborazione, poi ciò che uscirà fuori, può piacere o meno, ma io mi reputo già da qui assolutamente soddisfatto.

Parteciperesti a un talent show?

Già ho partecipati numerosi talent, dal Tour Music Festival, Area Sanremo, Eurosong Contest, European Music Contest, e altri, sia locali, che regionali; ciascuno mi ha arricchito professionalmente, indipendentemente se uno vince oppure no, la sola partecipazione ti stimola a conoscere anche gli altri, e il giudizio degli altri, che mai deve essere recepito come una critica negativa, ma sempre costruttiva, è fondamentale per migliorarsi e crescere artisticamente. Adesso, ad esempio, a Giugno, parteciperò a un talent con Luigi Vece, un collega artista, a The Coach, in onda su La7.

Come vivi il tuo rapporto con i social?

E’ un rapporto disfunzionale, lo definirei così, sono cosciente che i social sono la realtà estesa in cui viviamo, ma non mi ci trovo, purtroppo ci sono state parentesi negative, esperienze non piacevoli, in generale e dunque, ritengo che la mia vita privata debba quanto più possibile rimanere tale. Poi, certamente l’uso dei social è ormai strumento base per poter affermarsi nel panorama artistico, che sia letterario, teatrale o musicale, bisogna per forza passare di lì.

Qual è il motto che sposi più frequentamente?

Non ho un motto, onestamente. Ogni giorno adotto una filosofia diversa, ma sempre mantenendo viva la mia vocazione, che ogni giorno per me sia un giorno vissuto pienamente.

Quando hai compreso la tua passione per il mondo artistico?

Da piccolo, quando i miei genitori, mi hanno iscritto in una compagnia teatrale amatoriale nell’oratorio che frequentavo, poi ho seguito un percorso formativo, accademico, ho scoperto la mia passione lì durante quei percorsi, per il canto, la musica e il ballo, seguito corsi di ballo latino americano, e infine della scrittura, grazie al mio professore di lettere; e dunque, in conclusione, eccomi qua, all’università e alle specializzazioni accademiche per puntare sulla mia passione.

Quali sono le tue future ambizioni?

Sicuramente concludere gli studi universitari che con la pandemia si sono rallentati purtroppo,  sono la priorità, trovare un lavoro nell’ambiente artistico, e proseguire le mie passioni come ho fatto finora. E un domani, avere famiglia.