Alessandro Tosi, dalle maratone Telethon su Rai1 al nuovo singolo “Tich Toch”, intervista: “ricordo durante la nostra prima edizione, il mitico Fred Bongusto che suonò prima di noi”

Alessandro Tosi

Alessandro Tosi, aka DJ SKANK, nato a Roma, classe ’73, eccezionale polistrumentista attivo in varie formazioni e al contempo protagonista come turnista sulla scena nazionale.

Negli anni ha riscosso ampi consensi  come DJ, musicista e organizzatore di eventi.
Si è esibito in numerose prestigiose manifestazioni, come SANREMO ROCK, I TIM TOUR, ROCK TV TOUR, ha partecipato per ben 3 volte alle maratone TELETHON, inoltre ha diviso il palcoscenico con artisti del calibro di CESARE CREMONINI, GIANLUCA GRIGNANI e LITFIBA.

Il magazine Emozionienozioni ha raggiunto Alessandro Tosi in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Tich Toch”.

Alessandro Tosi, alias DJ Skank, qual è la genesi del tuo pseudonimo?

Presi spunto dalla hit di Fatboy Slim “Rockfeller Skank”.

Alessandro Tosi

Qual è il tuo primo ricordo relativo al mondo della musica?

Fin da piccolo ho amato la musica avevo un mangiadischi e una nutrita raccolta di sigle di cartoni animati in 45 giri, erano i miei regali di compleanno preferiti. La sigla preferita? La b-side di Goldrake, My Shooting Star.

Quali sono gli artisti che hanno determinato maggiormente il tuo percorso musicale?

Come dicevo poc’anzi, ho ascoltato tantissima  musica sin da bambino, le prime bands che mi conquistarono furono i Kiss e i Twister Sister, grazie al mio vicino di casa, più grande di me di qualche anno, che li ascoltava ad volume da stadio e mi registrò una cassettina da 90 con Asylum e Stay Angry Avevo 8 anni. Dopo qualche anno un mio zio chitarrista mi fece conoscere Van Halen e l’album “1984” fu il mio primo 33giri. Ma la band che mi ha maggiormente influenzato sono stati i Jane’s Addiction, hanno influenzato il mio modo di comporre musica e l’approccio alla ritmica, Stephen Perkins  ha cambiato il mio modo di suonare la batteria.

Alessandro Tosi

Il tuo progetto solista, di cui il brano TICH TOCH è il singolo d’esordio, propone un’inedita rielaborazione delle sonorità anni ’90, con ironia e introspezione, come ha preso forma la canzone?

Un venerdì mattina, uno scampolo di buon umore che ha lacerato un periodo per nulla facile sul piano esistenziale. Una melodia si è insinuata nella mia mente, con una ritmica in background. Questa volta però la voce cantante era la mia e mi piaceva. Ho inseguito questa novità: ho preso la chitarra ed ho fermato la melodia su computer. Il testo l’ho scritto in metro, prima mentalmente e poi con carta e penna appena arrivato a lavoro.

Tich Toch è ammaliante e accattivante, in quale emozione ti rispecchi riascoltando il tuo nuovo singolo?

Sorpreso.

Hai partecipato a tre edizioni di TELETHON su Rai 1, com’è stato ritrovarti immerso in una manifestazione così nobile?

È stato un grande onore partecipare a queste maratone televisive per una causa nobile, ricordo sempre un gran caos dietro le quinte del teatro delle vittorie, e ricordo durante la nostra prima edizione, il mitico Fred Bongusto che suonò prima di noi.

Come ti relazioni quotidianamente ai social network?

Ho un po’ difficoltà a mettere in piazza la mia vita privata, ne faccio un uso moderato, anche per dare l’esempio a mia figlia.

Qual è il motto che sposi più frequentemente?

Ogni “no” è un’esperienza in meno.

Con quali artisti vorresti collaborare in futuro?

Non ho preferenze, e ribadendo il mio motto non direi no a nessuno.

Quali sono i tuoi prossimi programmi?

Il musicista oggi non ragiona più in termini di LP e tours, quanto, piuttosto in termini di singoli. Ne ho in preparazione un prossimo. Punto a dare concretezza al mio progetto, non mi pongo obbiettivi né limiti. Ho un desiderio: stampare un vinile, di 45 minuti, come facevano gli antenati!

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