ALESSANDRO PRESTI VINCE IL TOP JAZZ 2022 NELLA CATEGORIA NUOVO TALENTO ITALIANO

ALESSANDRO PRESTI VINCE IL TOP JAZZ 2022 NELLA CATEGORIA NUOVO TALENTO ITALIANO

Il trombettista Alessandro Presti ha vinto il Top Jazz 2022 nella categoria Nuovo Talento Italiano, a pari merito con Mariasole De Pascali. Il Top Jazz è il referendum della critica indetto dalla storica rivista Musica Jazz.

E’ un riconoscimento importante per il musicista siciliano che giunge dopo la pubblicazione del secondo album Intermezzo, uscito a primavera dello scorso anno per 800/A Records, disco in cui sono sintetizzate l’evoluzione artistica e l’ampliamento costante dei propri orizzonti avvenuto negli ultimi anni: da talentuoso trombettista/polistrumentista della nuova generazione jazz italiana ad autore e arrangiatore anche per il pop, fino a questa importante prova discografica da compositore e leader di un quintetto di eccellenza assoluta.

Nelle note di copertina Enrico Rava sottolinea che si tratta di ‘una musica ricca di sorprese, di emozioni, di tesori inaspettati. Alessandro Presti ci regala un’opera dove non c’è nulla di quello che ci si aspetterebbe dal disco di un trombettista di Jazz,’ e aggiunge che  ‘dalle prime note ci troviamo immersi in un mondo perfetto dove ogni nota conta, dove ogni dettaglio è essenziale e dove nulla è lasciato al caso. I musicisti interagiscono quasi telepaticamente e le parti solistiche sono al servizio di questa democrazia perfetta. Gli interventi di Alessandro, col suo bellissimo suono, i suoi silenzi e il suo pathos riescono a generare emozioni intense. Un disco da riascoltare e poi da riascoltare ancora alla ricerca di tutte le meraviglie che ci erano sfuggite.’

Nove tracce dal centro del nuovo Mediterraneo, gli scorci di Pantelleria a ispirare la musica, gli spazi, i cambi di passo e di direzione come cambi di vento su un’isola attraversata/circondata dalle correnti liriche che soffiano sulla composizione, sulla consapevolezza timbrica, sulla visione ad ampio spettro di Presti

Un quintetto jazz nella formazione (Presti alla tromba e al flicorno, Daniele Tittarelli al sax, Enrico Morello alla batteria, Alessandro Lanzoni al piano e ai synth, Gabriele Evangelista al contrabbasso) che dà forma ad una cifra che si avvicina talvolta alla musica classica contemporanea e che in poche occasioni nel corso dell’album indugia nell’esecuzione di soli, affrontati come veri e propri temi.

L’album si apre con “Grandangolo”, una istantanea/manifesto del disco e della sua visione. Segue “Tuning song”, più dilatata e meditativa. Quindi “Giallo”, che si apre con un’intro composta insieme a Enrico Morello e che ci riporta al colore e alla vibrazione dell’estate pantesca. “Piana della Ghirlanda”, come dei dialoghi notturni tra gli strumenti che finiscono per fondersi, come alla fine del brano. Il “Giardino pantesco” è concepito in modo da proteggere gli alberi dal vento, allo stesso modo funziona questo brano, la cui calma apparente è rotta dal tema finale. “Santa Venere” ci riporta ai luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza di Presti, una traccia avvolta da una calda malinconia. “Rosa” chiude l’album ed è il brano che ricorda più da vicino il linguaggio della colonna sonora.

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Alessandro Presti, classe 1988, trombettista, musicista siciliano, compositore. È un artista di ampio respiro che scrive brani ariosi e avvincenti. L’amore per la tromba ha avuto inizio fin dalla più tenera età, grazie al padre, musicista e direttore d’orchestra. Nel 2007 si diploma al Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina, in tromba. Quindi, persegue gli studi in Jazz partecipando ai seminari estivi di “Siena in Jazz” con maestri di alto calibro, quali Marco Tamburini e Claudio Corvini. Il percorso musicale di Alessandro Presti è un susseguirsi di vittorie e riconoscimenti al talento. Vince, infatti, il “Premio Chicco Bettinardi” con il suo gruppo Line Out.

Segue, nel 2014 il secondo posto al Massimo Urbani, durante il quale vince anche il premio della critica e quello del pubblico. Contemporaneamente entra a far parte del quartetto italiano di Eddie Gomez, contrabbassista made in USA. Quindi, diventa membro del quartetto di Roberto Gatto e, poi, del nonetto di Francesco Cafiso.

Fa parte della Tatum Art Orchestra, l’orchestra di fiati resident del Tatum Jazz di Palermo. Nel 2021 firma gli arrangiamenti del nuovo album di Alessio Bondì e dirige la Tatum Art Orchestra completa di quartetto d’archi nella doppia data dell’artista a Palermo.