Abbiamo avuto l’onore di intervistare Alek, giovane e talentuosa cantautrice che, con il suo nuovo singolo “Un’ora di sole,” ci offre uno spaccato della sua profonda sensibilità artistica. Questo brano, che risuona come una poetica riflessione sull’infanzia e sullo scorrere del tempo, è un viaggio intimo e sincero nell’anima della sua autrice, capace di evocare ricordi e riflessioni con un tocco di rara delicatezza. Alek intreccia la nostalgia con una vulnerabilità disarmante, facendo vibrare ogni nota e parola con una potenza emotiva che è al tempo stesso delicata e penetrante. In collaborazione con il produttore Den, è riuscita a creare una traccia che bilancia perfettamente la profondità dei suoi sentimenti con una sofisticata dimensione sonora, unendo l’introspezione a una melodia avvolgente.
Con questo singolo, Alek conferma il suo talento e la sua maturità artistica, dimostrando di essere un’autentica voce della sua generazione, capace di trasformare le ferite personali in universali.
“Un’ora di sole” sembra brillare come un inno all’introspezione e al confronto con il proprio passato. Come sei riuscita a intrecciare la nostalgia dell’infanzia con la profondità emotiva della tua vita attuale in questo brano così intimamente evocativo?
Il brano l’ho scritto il giorno dopo aver compiuto 19 anni.
Quel giorno mi sono ritrovata a guardare tutte le foto della mia infanzia e ho provato un enorme senso di nostalgia, volevo raccontarla e per questo ho preso la chitarra e ho iniziato a scrivere.
Ho capito che tante cose sono cambiate e non saranno più come prima, che certi momenti li posso solo ricordare, li posso raccontare ma non li potrò vivere più.
La tua capacità di toccare le corde più intime dell’anima è indiscutibile, e in “Un’ora di sole” emerge in tutta la sua forza. Come hai sviluppato questo approccio così personale e vulnerabile alla scrittura, e cosa significa per te mostrare così apertamente le tue ferite attraverso la musica?
Per me buttare giù le mie emozioni è una sorta di liberazione, sono una persona che non le esprime molto con le persone e tante volte mi ritrovo anche a sopprimerle.
Scrivere è un modo per conoscermi meglio, e sapere che tante persone si rispecchiano nei miei testi mi fa sentire meno sola e più capita.
Il sound del brano, con la sua base musicale raffinata, enfatizza il carattere introspettivo delle tue parole. In che modo la collaborazione con Den ha influenzato la creazione di questa traccia, e come avete trovato l’equilibrio tra la delicatezza emotiva e la potenza sonora?
Il brano è nato nella mia cameretta, ho scritto il giro di chitarra e una bozza di testo e poi sono andata in studio per completare tutto.
Il processo è stato davvero naturale, abbiamo cercato di ricreare un sound che ricordasse il concetto di un “ricordo sbiadito”, per poi arrivare al ritornello, che ha suoni molto più potenti e concreti, che rappresenta invece la consapevolezza di ciò che sono ora.
La tua discografia è un viaggio attraverso momenti di introspezione e crescita personale. Quali sfide emotive o artistiche hai affrontato durante la realizzazione di “Un’ora di sole” e in che modo questo singolo rappresenta un passo avanti nel tuo percorso creativo?
Tutto nasce da quando è uscito il mio primo ep “BUIO”, è stato un periodo di smarrimento in cui appunto tutto il mondo mi sembrava spento.
“Un’ora di sole” è il continuo di questa narrazione, ho iniziato a vedere lo spiraglio di luce che mi mancava riflettendo sul mio passato e su quella che sono diventata ora.
Nel panorama musicale attuale, riesci a distinguerti per la tua profondità espressiva e la tua giovane età. Quali sono le tue fonti di ispirazione principali, e come riesci a bilanciare la spontaneità della giovinezza con una così matura riflessione interiore nei tuoi testi e nelle tue melodie?
La mia ispirazione principale è la vita che sto vivendo e le emozioni che provo vivendola, cerco sempre di raccontarla in modo più sincero possibile.
Musicalmente mi ispiro tanto ad artisti come i Radiohead, Bon Iver e Billie Eilish, li ascolto abitualmente e mi ritrovo molto nella loro arte.
Progetti futuri?
Attualmente sto lavorando a diversi singoli, sicuramente entro la fine del 2025 ho in programma di far uscire un progetto un po’ più elaborato.