LARA SERRANO, il nuovo singolo “FOLLIA”, intervista:”da qualche anno mi sono avvicinata a Elisa, ma prendo spunto dal suono orecchiabile di Tommaso Paradiso e dalla naturalezza e franchezza di Achille Lauro. Adoro i testi di Madame e le poesie di Vasco”

LARA SERRANO

LARA SERRANO, giovane cantautrice e musicista italiana, classe 1998, proviene da Genova. Durante le scuole medie, prende parte ad una band scolastica che le consente di mettere in pratica le competenze acquisite esibendosi su svariati palchi, vince diversi concorsi. A soli 12 anni, scrive il suo primo brano inedito, “Basta un solo sguardo”, dedicato alla nipotina e, tre anni più in là, dopo la scomparsa della nonna materna, abbandona lo studio del pianoforte per dedicarsi alla chitarra elettrica. Nel 2020, Lara Serrano, rilascia sulle piattaforme digitali il suo primo singolo ufficiale, “Vinti”, seguito dal brano “Guai” e, l’anno successivo, da “Roma Miami”, prodotto da Beppe Stanco. “Roma Miami” vanta un videoclip ufficiale firmato da Gianluca Garretto e ispirato alla figura della celebre produttrice cinematografica Rita Rusić, che la stessa Lara Serrano ha l’occasione di conoscere personalmente. Nel Dicembre 2021, esce il remix di “Roma Miami”, interpretato in collaborazione con Fra Melito, giovane e brillante artista emergente della scena capitolina e, nel 2022, è il turno di “Follia”, un pezzo intenso e viscerale volto a sollevare da se stessi e dal mondo le maschere del giudizio, quello che Arthur Schopenhauer ha definito il “Velo di Maya”, l’illusione che ci impedisce di scorgere e percepire la Verità, per connetterci alla nostra più autentica essenza.

Il magazine Emozionienozioni ha ospitato Lara Serrano per un’esclusiva intervista densa di novità.

Qual è il tuo primo ricordo legato al mondo della musica?

Ho tanti ricordi legati alla musica e mi riesce difficile individuarne uno preciso. Forse le estati passate a cantare i brani presentati al Festival bar sono i ricordi più remoti ma, al contempo, i più spensierati. La musica è la mia compagna di vita. Ricordo i pomeriggi passati a cantare le canzoni dello Zecchino d’oro o quelli passati sulla tastiera di un pianoforte. Ricordo le ore passate in sala prove con la band della scuola, di cui facevo parte. Ripeto, è veramente difficile rispondere a questa domanda perché è sempre stata presente. Potrei girare la domanda chiedendo “Quante volte sei stata serena nella tua vita?”: è più facile individuare i giorni in cui la serenità era sicuramente assente piuttosto che viceversa.

LARA SERRANO

Quali artisti hanno influenzato il tuo iter musicale?

Non mi piace dire di ascoltare “un po’ di tutto” ma effettivamente è vero. Sono cresciuta sulle note di Zucchero e di Laura Pausini, dei Beatles e degli U2. Amo Battisti e le storie di De André. Non penso ci sia una cerchia di artisti ben definita che abbia influenzato il mio iter musicale, preferisco associare ognuno di loro a un periodo della mia vita. Per esempio, da qualche anno mi sono avvicinata a Elisa, ma prendo spunto dal suono orecchiabile di Tommaso Paradiso e dalla naturalezza e franchezza di Achille Lauro. Adoro i testi di Madame e le poesie di Vasco. Ho la fortuna di scrivere per me stessa e per dare voce ai miei pensieri, qualunque essi siano. Di conseguenza, lo stile e il genere che faccio seguono il mood che ho nel momento in cui scrivo. L’ispirazione viene quando meno te l’aspetti. Chissà, magari il prossimo sarà un pezzo trap [ride].

LARA SERRANO

Come ha preso forma il tuo nuovo singolo?

“Follia” è uno sfogo. Non riesco a definirlo in altro modo. È un pezzo pensato ma, al tempo stesso, impulsivo. tratto argomenti che mi porto dietro da tempo, forse in modo inconscio: la perdita di mia nonna, la paura di indossare una maschera che col tempo ha aderito perfettamente al mio viso ma che nasconde tutt’altro, i miei anni adolescenziali e l’autocritica che spesso mi faccio. Amo analizzarmi in modo distaccato, credo sia stato il mio metodo di crescita. Cerco spesso di trovare soluzioni a qualunque tipo di problema, dal più futile al più importante; la musica è stato uno strumento prezioso per questo. Attraverso la scrittura mi sfogo come se avessi fatto una lotta con me stessa. Ricordo che avevo scritto il testo durante una vacanza in Puglia e, una volta tornata a Genova, l’ho subito musicato. Certo, qualche modifica è stata apportata a livello musicale ma mai la melodia: era quella giusta, il famoso “buona la prima”. Poi Emanuele Sciarra ha fatto il resto della magia.

LARA SERRANO

A chi è dedicato il brano “Follia”?

“Follia” è dedicato alla me bambina, al mio lato più ingenuo e impulsivo. È come se fosse un dialogo allo specchio.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Prendo le parole di papa Wojtyla “prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”. Credo sia questo il senso di tutto. Riuscire a costruirci un capolavoro, ognuno il suo. Mi piace pensare che alla felicità si debba attribuire un significato soggettivo e personale.

Progetti futuri?

Attualmente sto preparando un pezzo che probabilmente uscirà in autunno e a breve lancerò “C’est la vie”, scritta ed eseguita in collaborazione con Marco Conte. Ho pensato a un album ma credo sia prematuro parlarne, ci sono ancora alcuni step che voglio fare. Chissà, magari se ne parlerà nel 2023.

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