6occia, il nuovo EP “Quattro”, intervista: “ho sempre avuto in mente il concept del conto alla rovescia”

6occia

6occia, rapper italiano, immensamente talentuoso, pragmatico, intenso ed empatico, capace di esprimersi con tutto il suo essere, diretto e sincero si addentra in argomenti complessi rendendoli accessibili a tutti.

La saga dei suoi EP è cominciata con la pubblicazione dell’EP intitolato “Sei” , seguito da “Cinque” e dal suo lavoro più recente, “Quattro“. Fin dai suoi albori ha ottenuto grandissimi risultati, ha raggiunto in breve tempo più di 100 mila ascolti complessivi su Spotify.

Inoltre, 6occia, ha aperto i concerti di rapper del calibro di Dani Faiv, JTS, Axos e tanti altri.

Abbiamo raggiunto 6occia per un’intervista esclusiva, ha svelato i segreti del suo nuovo EP e tante altre sorprese.

6occia è un nome d’arte molto particolare ed incisivo, qual è la genesi del tuo pseudonimo?

È un nome che rimanda alla mia costanza nel seguire le mie passioni, come le gocce che sgretolano le rocce solo per il loro continuare a cadere. Il 6 è per citare uno dei miei artisti preferiti, 6lack.

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Qual è stata la scintilla che ha scatenato la tua propensione per la musica?

Sentire il disagio diventare arte; probabilmente ai tempi delle scuole medie non mi accorgevo che fosse questo il motivo per cui mi rapisse così tanto, ma crescendo l’ho capito.

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Quali artisti hanno avuto un forte ascendente nel tuo background artistico?

Sono talmente tanti che per fare l’elenco ci vorrebbe un mese; tra i più influenti sicuramente Kendrick Lamar, Frank Ocean, Rkomi, Tedua, Kaos One, Guè, 6lack e tanti altri.

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Sei innovativo, internazionale, introspettivo e diretto, quanto credi che proprio l’autenticità possa essere la chiave segreta della tua originalità?

Credo che l’autenticità e l’originalità siano sinonimi: credo che possano essere la chiave per il successo, e non parlo solo di soldi e visualizzazioni, ma di un successo intimo personale che mi farà essere soddisfatto della mia arte, perché l’ho fatta a modo mio.

Il tuo primo Ep “Sei” era già arrivato come apripista per divenire il precursore del tuo nuovo Ep “Quattro”? La scelta sequenziale è arrivata per fatalità in seguito, o era già predestinata?

Ho sempre avuto in mente il concept del conto alla rovescia, non so per quale motivo mi affascina; ora lo sto solamente declinando a mio modo per renderlo originale e, appunto, mio.

Hai condiviso il palcoscenico con artisti del calibro di JTS, Dani Faiv, Axos e tanti altri.Come hai vissuto traguardi così significativi?

Non mi faccio troppe domande su questi eventi; solitamente mi diverto e più volte ero abbastanza brillo; in ogni caso penso di aver sempre dimostrato il mio valore, si sono sempre complimentati con me e tra il pubblico mi hanno pure chiesto delle foto.

Ad aprile 2020, hai pubblicato il tuo secondo Ep, “Cinque”, in pieno lockdown, ottenendo grandissimi risultati, hai raggiunto in breve tempo più di 100 mila ascolti complessivi solo su Spotify,  cosa ha rappresentato per te una meta così rilevante?

Ha rappresentato la prima conferma che non mi ascoltasse solo la mia cerchia di amici; mi spaventa affacciarmi al mondo ma più che altro mi dà la carica, spingo per fare sempre di più e non sto a rimuginare troppo sui “traguardi”.

Le tracce che compongono il tuo nuovo Ep, sono vere e  coinvolgenti, qual è il principale filo conduttore che lega i brani di “Quattro”?

La risposta è semplicemente “io”: faccio musica troppo personale riflettendo su vari aspetti della vita, per cui parlo davvero di tutto. Quando mi dicono che parlo solo di omosessualità si fermano al primo strato.

La tua musica è estremamente sorprendente, trasmuta messaggi molto importanti rendendoli tangibili fin dal primo ascolto. Sei uno degli artisti più straordinari della realtà musicale internazionale. Quanto incide la quotidianità nella realizzazione dei tuoi brani?

Innanzitutto ti ringrazio per i complimenti. La quotidianità incide relativamente, parlo di cose di tutti i giorni e un momento dopo sto riflettendo sull’esistenza; dipende molto dal mood che si crea in studio.

Come ti rapporti al mondo dei social network?

Scarico Instagram una volta alla settimana, lo uso 10 minuti e lo cancello; vorrei impiegare il mio tempo in tutt’altro, i social sono relativamente inutili per me. Però ho postato tante stronzate su twitter.

Tú Sí Que Vales, XFactor, o Amici Di Maria De Filippi? Quale talent show sceglieresti?

X Factor mi sembra quello più concentrato sulla musica quindi ti direi quello, ma non si sa mai.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Rimanere vero e costante nel lavoro.

Quali sono i tuoi prossimi programmi?

Fare il mio primo disco, senza fretta per curare tutti nei dettagli.

6occia su Instagram

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